Caratteristiche

Melissopalinologiche:
È uno dei mieli più conosciuti ed apprezzati, in quanto riunisce le caratteristiche maggiormente gradite al consumatore (stato fisico permanentemente liquido, colore chiaro, odore e sapore molto delicati ed elevato potere dolcificante).
Le pregiate caratteristiche del miele puro possono essere facilmente alterate, oltre che dall’andamento stagionale, dalla presenza di altri nettari o da errate pratiche produttive.

La Pianta:
(Robinia pseudoacacia L. Leguminosae)
Specie a portamento arbustivo o arboreo (fino a 20 – 25 m), con spine, foglie caduche e fiori bianchi in grappoli, introdotta in Europa nel XVII secolo dal Nord America, inizialmente coltivata a scopo ornamentale, ora completamente spontaneizzata in tutto il territorio, spesso con carattere di vera e propria infestante.
A causa della diffusione per via vegetativa e del rapidissimo accrescimento è comune nei terreni marginali (bordi delle strade, argini), ma forma anche dense boscaglie, soprattutto nelle valli prealpine e appenniniche.
Viene usata per la produzione di legno per diversi usi agricoli e da ardere, per rinsaldare rive e scarpate ed è anche apprezzata come specie ornamentale, soprattutto in città in quanto è resistente all’inquinamento.
Il periodo di fioritura molto breve e precoce rende la produzione di mieli uniflorali aleatoria e molto soggetta all’andamento stagionale.

Percentuale di polline di Robinia
percentuali molto variabili per lo più superioni al 15%
Ambiente di diffusione: Scarpate, incolti, siepi (0-1000 m).
Fioritura: Aprile/Maggio.
Potenziale mellifero: molto buono (classe IV – VI).

ASPETTI ORGANOLETTICI

Esame olfattivo
Intensità odore: al massimo di debole intensità
Descrizione odore: non particolarmente caratteristico in quanto l’elemento maggiormente diagnostico è l’assenza di odori marcati; nei campioni più puri e caratteristici può essere descritto come leggermente florale, può ricordare il profumo dei fiori di robinia; generico di miele, di cera nuova; di pera cotta; di carta; sono relativamente comuni connotazioni diverse dovute a una debole presenza di altre essenze

Esame gustativo
Sapore / Intensità aroma: al massimo di debole intensità
Descrizione aroma: non particolarmente caratteristico in quanto l’elemento maggiormente diagnostico è l’assenza di aromi marcati; delicato, tipicamente vanigliato (confettato) nei campioni più puri e caratteristici, di sciroppo zuccherino
Persistenza: poco persistente

Esame visivo
Stato fisico: resta liquido a lungo; può intorbidarsi per la formazione di cristalli, ma non cristallizza mai completamente
Colore: da quasi incolore a giallo paglierino

Note
Deroghe previste – Contenuto in saccarosio: non più di 10g/100g; diastasi: non meno di 3 unità, con tenore in HMF inferiore a 15 mg/kg.

Caratteristiche chimico-fisiche – Valori bassi di diastasi, invertasi, conducibilità elettrica, colore, acidità, prolina. Zuccheri: valori elevati di fruttosio e F/G; valori bassi di glucosio e di G/H2O; fra gli oligosaccaridi vanno segnalati saccarosio (media 2,3g/100g) ed erlosio (media 2,3 g/100g).

di Marco Accorti, Roberto Colombo, Gian Luigi Marcazzan, Livia Persano Oddo, Maria Lucia Piana, Maria Gioia Piazza, Patrizio Pulcini, Anna Gloria Sabatini

Fonte: api.entecra.it

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