Caratteristiche

La produzione del miele di melata di abete ha luogo in Italia soprattutto nelle Alpi e nell’Appennino, limitatamente alla zona delle foreste casentinesi di abete bianco. Rappresenta una produzione limitata ma localmente importante. Nel resto d’Europa si producono queste pregiate melate nei massicci montuosi con analoga vegetazione (per esempio nei Vosgi e nel Giura, in Francia) e, spostandosi più a nord e verso i climi continentali dell’Europa centrale, queste produzioni si fanno sempre più comuni. Pur rappresentando, da noi, un prodotto poco conosciuto dalla maggior parte dei consumatori, la melata di abete è sicuramente molto apprezzata e spunta quotazioni remunerative.

La Pianta:
(Abies alba Miller, Picea excelsa Link – Pinaceae), l’abete biancoAbies alba Miller, è un albero con portamento colonnare e forma conico-piramidale (alto fino a 40 – 50 m), foglie persistenti, aghiformi ma appiattite e apice arrotondato e infossato, inserite in due file sui rametti.
Presenta coni eretti, di 10 – 15 cm a maturità, con squame che si sfaldano lasciando in sito l’asse centrale. È albero tipico di alcune zone montuose o boschive, alpine o appenniniche, dove cresce spontaneo in purezza, associato al faggio o ad altre conifere.
Viene utilizzato nei rimboschimenti e coltivato anche come essenza da legno.
La produzione di melata avviene a seguito dell’attacco di insetti (Ordine: Rhynchota, Sottordine: Homoptera) quali: Cinara cofinis (Koch), C. pectinatae (Nordlinger), C. pilicornis (Hartig) della famiglia Lachnidae, Mindarus abietinus (Koch) della famiglia Thelaxidae e Physokermes piceae (Schrank) della famiglia Coccidae.

Ambiente di diffusione: boschi montani nella fascia del faggio (400 – 1800 m).
Periodo di produzione della melata: Luglio/Settembre.
Potenziale mellifero: buono (classe III).

L’abete rossoPicea excelsa Link, è un albero a portamento conico-piramidale, regolare (alto fino a 40 – 50 m), foglie persistenti, aghiformi, rigide, appuntite e pungenti, inserite sui rametti in modo da rivestirli completamente. Coni dapprima eretti, poi penduli, di 10 – 15 cm a maturità.
Molto diffuso in Europa; sulle Alpi è presente soprattutto nelle aree con carattere continentale più marcato, terreno tendenzialmente acido, profondo e umido, tra 1000 e 1900 m di altitudine.
Manca quasi completamente nell’Appennino.
È utilizzato nei rimboschimenti, a scopo ornamentale (albero di Natale), come essenza da legno, o da resina (industria delle vernici).

La produzione di melata avviene a seguito dell’attacco di Cinara costata (Zetterstedt), C. pilicornis (Hartig), C. pruinosa (Hartig), C. piceae (Panzer) della famiglia Lachnidae, Physokermes hemicryphus (Dalman) e Ph. piceae (Schrank) della famiglia Coccidae.

Ambiente di diffusione: principale componente della foresta subalpina ad aghifoglie (0 – 2200 m).
Periodo di produzione della melata: Luglio/Settembre.
Potenziale mellifero: molto buono (classe IV – V).

Fonte e approfondimenti: api.entecra.it

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